Prendi un gruppo di giovani e appassionati progettisti italiani e aggiungi il prodotto made in Italy più amato di sempre: nasce così la pasta 4.0. Brevettata nel 2019 ad opera dalla AMT, azienda di Pistoia fondata nello stesso anno da Daniele Foto, la prima trafila high-tech al mondo è tutta italiana e si prepara a rivoluzionare il settore.
Si chiama Airlight™ e permette di gestire da remoto e in modo preciso le temperature e le fasi di estrusione. L’obiettivo è quello di aumentare la produttività, ma soprattutto di preservare le qualità organolettiche del prodotto, che verrebbero influenzate proprio da una scorretta gestione della temperatura. A questa conclusione è giunto negli anni Novanta il Professor Joël Abecassis, i cui studi sono stati pubblicati dalla American Association Cereal Chemist e che nelle conclusioni riporta come “La temperatura di estrusione è il principale fattore responsabile della degradazione della qualità. Il controllo della temperatura della pasta durante l’estrusione sembra essere il metodo più semplice per garantire un prodotto soddisfacente”.
Ed è a questo punto che si inserisce la AMT: «abbiamo percepito la necessità di portare un adeguamento tecnologico e normativo a questa componente semplicemente rimasta indietro nel tempo» commenta Foto. Non solo un passo nella direzione di accontentare le esigenze delle aziende moderne dunque, ma anche nel senso di garantire la massima sicurezza di igiene alimentare e interconnettere i sistemi per una gestione semplificata del processo produttivo.
L’ennesimo caso in cui la tecnologia interviene al servizio della tradizione, per portare sulle nostre tavole un prodotto sempre più buono e sicuro.