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Per lui il cibo era uno straordinario strumento di conoscenza, nonché un atto d’amore.
Tra tutti i cibi, aveva fatto della pasta la sua missione, che riteneva il più efficace a comunicare, tramite la varietà dei suoi formati, “tutte le sfumature della vita”.
Ci lascia così, con un’eredità di cui già siamo ricchissimi, Giovanni Assante, uno dei giganti della pasta italiana contemporanea, che dalla Gerardo di Nola, azienda storica di pasta di Gragnano, ha speso la vita a ridare dignità – oltre che senso – a questo grande simbolo dell’italianità, non solo a tavola.