Trump minaccia nuovi dazi sull’importazione negli USA dei più noti prodotti agroalimentari italiani: vino, formaggi e pasta. Il rischio è quello di far crollare le esportazioni, poiché i prodotti così tassati costerebbero molto di più, risultando meno concorrenziali. Una misura che non inciderebbe rilevantemente sui fatturati di colossi come Barilla e Rana, che già da qualche anno possiedono stabilimenti negli Stati Uniti, ma che potrebbe rivelarsi molto dannosa per tutti quei produttori che non godono della stessa potenza economica. Questa manovra è una rappresaglia che compensa gli aiuti europei al consorzio Airbus, aiuti cui l’Italia è peraltro estranea avendone usufruito Francia, Germania e Spagna. Secondo Riccardo Felicetti, presidente dei pastai italiani, “Non c’è dubbio che se questi dazi entreranno, ci saranno dei rischi economici e finanziari per le aziende italiane che ora non sono valutabili”. Per quanto riguarda la sua impresa, il Pastificio Felicetti, aggiunge: “Alla luce di questi nuovi dazi e a seconda di quanto dureranno, saremo costretti a rivedere i nostri budget e magari, in prospettiva, cominciare ad esplorare nuovi mercati un po’ più stabili”.