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Pasta fatta a mano

Ogni qualvolta, in qualsiasi parte del mondo, si parli di pasta non si può non fare riferimento alla nostra bella penisola. Emblema della nostra nazione, la pasta ha un valore affettivo per il popolo italiano e da sempre, fin dall’epoca medievale, è diffusa la tradizione della pasta fresca fatta in casa. Da Nord a Sud, ancora oggi è usanza preparare taglieri e taglieri colmi di pasta fresca , ripiena o meno, di ogni dimensione e lunghezza. La pasta è per gli Italiani così importante anche perchè è l’elemento principale della nostra famosa dieta mediterranea! La pasta fresca, al contrario di quella secca, si pensa doni al condimento un gusto più deciso e memorabile. Esiste una legge del 1967 che definisce la pasta fresca il risultato di una serie di operazioni tecniche consistente in una miscela di farina di grano tenero o semola di grano duro con acqua o uova. L’aggettivo “fresca” fa riferimento al 30% di umidità contenuto nell’impasto. La pasta fatta a casa riporta alle nostre origini, racconta un pò’ quello che l’Italia è stata e che continua ad essere; Preparare la pasta fresca a casa si può definire un piacere doppio: uno perchè impastare può essere un momento di relax e di svago, e due perchè riuscire a gustare ciò che abbiamo creato con le nostre mani nelle mura di casa nostra non ha prezzo, è pareccho soddisfacente. La regola primaria per tutti gli impasti fatti in casa è una: un uovo per ogni etto di farina, e poi impastare almeno dieci minuti per ottenere un panetto liscio e omogeneo. Si inizia disponendo la farina a fontana al centro del piano di lavoro, si inserise un goccio di olio d’oliva, un pizzico di sale e le uova, che andranno sbattute mano a mano fino ad amalgamarsi con la farina. Una volta impastato e lavorato il tutto, si otterrà un panetto liscio che dovrà essere avvolto in un foglio di pellicola e lasciato riposare in frigo almeno un’ora. Possibilmente sopra un piano di legno si distende la pasta con un matterello, si inserisce poi la pasta in una macchina tira sfoglie fino a che non si raggiunge lo spessore desiderato. A questo punto si potrà tagliare la pasta nella forma che più si preferisce, aggiungere un ripieno o lasciarla così com’è. Per le tagliatelle, i tagliolini o le pappardelle,  si usa arrotolare la sfoglia su di sè e poi con un coltello ben affilato tagliare dei rotolini della grandezza prescelta: 5 mm per le tagliatelle, 3 mm per tagliolini e 2 cm per pappardelle. La pasta fresca va consumata il prima possibile oppure può essere congelata da cruda e tirata fuori dal freezer all’evenienza, basterà immergerla nell’acqua bollente ancora congelata. La cottura della pasta fatta in casa è molto veloce, bastano pochi minuti. In passato si usava molto preparare la pasta in casa in occasioni importanti o per il pranzo della domenica in famiglia. Un’usanza che piano piano con il passare degli anni sta tornando di moda nelle case della famiglie italiane poichè si tratta di un impasto economico dal quale,in base alle dosi, si può ricavare un grande quantitativo di pasta. Si tratta di un’usanza che sta tornando in voga anche nei menù di molti locali. Recentemente in centro a Milano due giovani ragazzi hanno aperto un ristorante dedicato alla pasta fresca: Miscusi, un catena di ristoranti presenti anche a Torino, Bergamo e Firenze. Ogni ristorante Miscusi ha un pantificio proprio e producono ben 8 varietà di pasta fresca: trofie, tagliatelle all’uovo, spaghetti, casarecce, rigatoni, paccheri , orechiette e ruote. I condimenti che Miscusi propone sono sicuramente dei grandi classici: crema al salmone e zucchine, ragù alla bolognese, carbonara, gricia, pesto vegetariano, pesto alla genovese, sugo di pomodoro classico, crema di noci e il famoso cacio e pepe. La pasta proposta viene fatta con diverse tipologie di farina: grano duro, farina integrale, farina di mais e riso e farino di farro. In corso Vittorio Alfieri a Torino, invece, troviamo il ristorante/ pastificio Brün famoso per i suoi primi piatti legati a condimenti tipici piemontesi. Da Brün possiamo trovare pasta fresca di alta qualità preparata solo con farine selezionate realizzate con grani italiani di prima scelte e grani italiani antichi bio, grani che non hanno subito le modificazioni genetiche richieste dalle industrie della pasta e quindi presentano un minore contenuto di glutine, sono più ricche di fibre, proteine e vitamine. Per i ripieni della loro pasta, Brün utilizza solo carni piemontesi Coalvi, verdure di stagione, mentre per i condimenti si preferisce burro di montagna e olio evo realizzato con olive esclusivamente italiane. Nella città di Firenze uno dei ristoranti di pasta fresca più famosi è sicuramente Casella 18 che propone tre varietà di pasta fresca con condimenti particolare e distanti dai grandi classici: ravioli di pere con salsa di gorgonzola e pistacchi, gnudi di bietola con salsa alle noci e chitarrine alla carbonara con gamberi. Un ristorante adatto per gli amanti della pasta che amano scoprire gusti nuovi e decisi. Infine, in Piazza Ugo di Toscana, a Firenze, è possibile mangiare un buon piatto di pasta fresca come fatta a casa da S’Impasta. S’Impasta è un ristornate/pastificio che offre una varietà di pasta fresca lavorata a mano, il menù cambia quotidianamente ma si può definire vario e ricco. Da S’Impasta possiamo, infatti, trovare: maccheroni, casarecci, gnudi, tagliatelle, tortelli, paccheri e pici. I condimenti proposti sono sia innovativi che tradizionali: si passa dai classici ragù, sughi di pomodoro fresco e cacio e pape a creme a base di limone e gamberetti, salse composte da zenzero, curry e vongole fino ai condimenti a base di alga spirulina. Preparare la pasta a casa è un momento di gioia e di unione, ci si impegna al fine di preprare un alimento così millenario ma che da sempre riempie la pancia e il cuore degli Italiani!

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