Nuovo logo, nuovo packaging e l’avvento di “Barilla al Bronzo”
Il celebre marchio italiano, che ha portato la pasta sugli scaffali di tutto il mondo, si rinnova: in occasione del suo 145° anniversario, Barilla traccia la strada verso il futuro.
C’era una volta una bottega, in strada Vittorio Emanuele a Parma, dove si impastava a mano e si vendeva pasta sfusa. Era il 1877 e quella bottega era la prima sede di quella multinazionale dei nostri giorni che è Barilla. Un’azienda ben diversa dal negozietto avviato da Pietro Barilla Senior, che tuttavia proprio ieri ha annunciato un deciso cambio di marcia. A distanza di un secolo e mezzo si è infatti deciso di tornare sui propri passi, attingendo all’esperienza e alla saggezza dei tempi passati, per proporre un prodotto nuovo e allo stesso tempo dai richiami antichi: “Barilla al bronzo”, prodotta con il metodo della lavorazione grezza.
Dieci formati tra i più iconici e apprezzati che saranno caratterizzati da grande ruvidità e corposità, grazie all’estrusione attraverso trafile di bronzo alle quali sono state aggiunte micro-rigature negli inserti. Una pasta prodotta a partire da una selezione di grano duro 100% italiano e dal contenuto proteico elevato (oltre il 14%), per donare ai formati il sapore di “casa” e la sicurezza di una texture tenace e di buona qualità. Un prodotto che affiancherà le paste tradizionali presentandosi, come loro, con un packaging rinnovato e riciclabile, distinto da un bel colore rosso intenso. Nulla è dato sapere, almeno per ora, su tempi e temperature di essiccazione, processo fondamentale nel determinare la qualità finale della pasta. Tuttavia queste innovazioni segnano un deciso passo avanti in termini di qualità, sostenibilità e fruibilità e siamo certi soddisferanno i palati di una larga fetta di consumatori.
Una nuova immagine
Come si accennava, le novità in casa Barilla continuano con il restyling completo d’immagine compiuto sull’intera gamma. Cambia il logo, al grido di minimalismo ed essenzialità; cambia il packaging, ora al 100% in carta riciclabile. Una scelta, la seconda, che guarda chiaramente al futuro, permettendo d’ora in poi di risparmiare oltre 126 tonnellate di plastica all’anno grazie alla rimozione della finestra trasparente che contraddistingueva la vecchia confezione.
Nel nome della tradizione anche la riapertura in primavera di uno spazio aperto al pubblico, là dove il fondatore dell’azienda aveva dato inizio al tutto: la Bottega Barilla di Parma. Un luogo che sarà deputato in primo luogo all’incontro con la nuova nata, Barilla al Bronzo, permettendo all’avventore di saggiarne aspetto e consistenza. Ma al tempo stesso uno spazio che ospiterà gli eventi e i nuovi progetti del marchio, attraverso “occasioni di gusto” rese possibili dagli Chef Barilla.
Non resta dunque che provarla la nuova Barilla al bronzo e, appena ciò sarà possibile, vi racconteremo le nostre impressioni come fatto in precedenza. Stay tuned.
