I capellini sono un formato di pasta lunga, di diametro sottilissimo, compreso tra gli 0,85 e gli 0,92 millimetri, hanno una consistenza leggera e finissima cui allude, appunto, il nome.
Origini
Le loro origini sono contese tra la città di Genova, la Ciociaria e la città di Napoli. In queste località sopravvive ancora l’uso di farli a mano, uno per uno. Si tratta di uno dei formati più sottili tra le paste lunghe, tanto da essere indicati nelle diete dei bambini al momento dello svezzamento.
Cucina
In Liguria, vengono conditi con il tradizionale pesto alla genovese, preparato con basilico, aglio, pinoli, Parmigiano Reggiano, Pecorino e olio extravergine d’oliva. Insieme a frutti di mare o sughi a base di pesce, costituiscono un’ottima alternativa alle linguine o trenette.
In Toscana, vengono rigorosamente impastati a mano, con farina di frumento, uova e acqua. Una volta preparati, cotti e scolati, vengono proposti con un semplice sugo di pomodoro e basilico. Un condimento semplice capace di esaltare al meglio tutti i sapori della pasta fresca.
In Campania, invece, vengono conditi con il re dei condimenti: il ragù napoletano. Si possono trovare, però, anche accompagnati a sughi a base di pesce. Una ricetta molto saporita prevede i capellini conditi con le cicale di mare, peperoncino e cipolle croccanti. Molto ricercati sono anche i capellini con aglio, capesante e rucola: un piatto fresco, semplice ma dal sapore pieno.
In Sicilia è molto diffuso il timballo di capellini: cotti al forno, conditi con burro, ragù di vitello, piselli, formaggio primo sale, salame, pinoli, uva passa e Parmigiano Reggiano. Una ricetta Ottocentesca considerata un’autentica espressione della cucina aristocratica siciliana, già citata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel romanzo “Il Gattopardo”.