Maccheroni a forma elicoidale, i cellentani sono tubi rigati, fatti a mo’ di ricciolo. La loro duplice apertura e l’importante zigrinatura permettono a questo formato di raccogliere anche i sughi più evanescenti, per questo si tratta di un formato molto amato e diffuso nella Penisola, dove sono chiamati anche cavatappi, spirali, amori o tortiglioni.
Origini
La loro storia nasce a Parma, nell’azienda Barilla, dove intorno agli anni ’70 furono prodotti per errore da una trafila che avrebbe dovuto dare origine a una tipologia dritta. Spesso, però, dietro a un errore si cela un successo commerciale, incoraggiato per giunta dal chiaro riferimento a quello che era, nel nome, un’icona di quel momento storico: Adriano Celentano. All’estero, soprattutto in America, i cellentani sono molto usati per il mac’n cheese, la cui prima ricetta si trova nel volume “Boston Cooking-School Cook Book” datato 1896 di Fannie Farmer, dopo che era diventato abbastanza popolare da presenziare perfino ai banchetti dei padri fondatori.
Cucina
I cellentani sono indicati con qualsiasi tipo di condimento, rispondono bene tanto alle esigenze della carne quanto a quelle delle verdure, passando per la delicatezza del pesce mentre, come ci insegnano gli americani, sono perfetti con tutte le salse al formaggio.