I casunziei sono un tipico formato di pasta fresca ripiena dalla sfoglia molto sottile a forma a mezzaluna, si tratta di una pasta all’uovo il cui ripieno è generalmente composto da un impasto preparato con patate lessate e polpa di rapa rossa. Possiamo trovare questo formato di pasta chiamato con altri nomi come casonciei, casanzes, csanzöi, schlutzkrapfen, schlickkrapfen, schlierkrapfen e schlipfkrapfe.
Origini
Sono una pasta tipica della zona della Ladinia, l’area che comprende il territorio del Comelico, Cadore, Agordo, Val di Zoldo e Ampezzano, nella parte settentrionale della provincia di Belluno così come nelle zone di Trento e del Tirolo. Secondo l’area di produzione i casunziei possono presentare alcune differenze, soprattutto per quanto riguarda il ripieno. In Comelico vengono preparati con un ripieno particolare costituito da menta selvatica sminuzzata e mescolata alle patate lessate, oppure con crauti, pancetta e cipolla. Nell’Ampezzano, invece, la rapa rossa è l’ingrediente principale. Nell’Agordino e in Val di Zoldo è diffuso preparare i casunziei con il ripieno di zucca. In passato, i casunziei venivano fatti in casa con i prodotti che la terra offriva e, per questo, non era infrequente che venissero impastati coi semi di papavero tostati, il burro di malga e la ricotta affumicata. Vengono spesso consumati durante i pasti invernali e, in particolare, durante le festività natalizie.
Cucina
I casunziei si tingono della stagione in cui vengono realizzati: in inverno sono per lo più rossi, colorati dalle barbabietole, in estate, invece, sono gli spinaci selvatici a dare loro la caratteristica tonalità di verde; in autunno è spesso la zucca a tingerli di giallo, né mancano di vestirsi di viola, quando l’ingrediente principale diventa il radicchio. La tradizione vuole i casunziei con burro fuso, erba cipollina e Parmigiano Reggiano mentre alcuni, nostalgici, aggiungono i semi di papavero e altri si aprono alla contemporaneità farcendoli di asparagi e bacon croccante. In alcune zone, poi, vengono serviti in primavera con un ricco ragù a base di verdure e accompagnati con dadini di speck saltati in padella.