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Farina di foglie d’olivo: la pasta 4.0 di Paride Vagnoni

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Di Serena Sparagna

La rivoluzione culinaria parte dalla pasta ripiena

Nel mondo della gastronomia, ogni tanto compare una creazione che, con la sua innovazione e il suo sapore unico, cattura l’attenzione di esperti e appassionati. Questa volta, la scena è stata conquistata dai ravioli all’ascolana, l’ultima creazione dell’imprenditore visionario Paride Vagnoni.

Paride Vagnoni è una figura notevole nel panorama culinario italiano. Con una passione profonda per le tradizioni gastronomiche ascolane, ha dedicato la sua vita a trasformare queste antiche ricette in creazioni moderne senza perdere il loro autentico sapore. Il suo ultimo masterpiece, i ravioli all’ascolana, è il risultato di anni di lavoro e di un impegno costante verso l’innovazione. Il fulcro è la segretissima ricetta della pasta fatta con farina di foglie d’olivo.

Un tributo ai sapori di famiglia

L’ispirazione attecchisce da lontano, dalla sua infanzia, dai ricordi dei piatti preparati dalla nonna. Voleva portare nel mondo il gusto e la cultura delle olive ascolane fritte, un piatto che ha sempre rappresentato per lui un legame con le radici e le tradizioni della sua terra. Con questo obiettivo in mente, ha creato una pasta fresca che cattura l’essenza delle olive ascolane, mantenendo al contempo tutte le caratteristiche di una pasta artigianale di alta qualità.

La nuova pasta di Paride è il risultato di un meticoloso processo di produzione, basato su protocolli che rispettano i principi e i sapori autentici dei piatti casalinghi ma con il twist della ricerca per un modo di fare pasta proiettato nel futuro. Gli ingredienti sono accuratamente selezionati e legati all’olio e all’olivo, creando così una sinfonia di sapori che delizia il palato. Dell’infinita diatriba sulle farine moderne e il novel food, ne abbiamo già parlato e abbiamo anche ampiamente discusso del claudicante establishment delle farine nazionali . In questo caso, l’incredibile intuizione di Vagnoni sta nell’aver messo a punto un prodotto vegetale, compreso dal pubblico e che potrebbe avviare un circolo virtuoso di produzione per cui della preziosa pianta non si butta via nulla.

Una delle caratteristiche più sorprendenti di questi ravioli è la presenza di farina di foglie d’olivo. Conferiscono non solo un gusto unico, ma anche una texture perfetta che mantiene la pasta al dente. Questo è un risultato non facile da ottenere con una pasta fresca, ma Paride ha raggiunto l’equilibrio ideale tra gusto e consistenza.

Il trionfo della farina di foglie d’olivo

Durante la recente esposizione al Sol di Verona Fiere durante Vinitaly, questa pasta ripiena 4.0 ha attirato l’attenzione di molti, dimostrando che l’innovazione culinaria può nascere anche in luoghi inaspettati. I ravioli rappresentano una vera e propria chicca gastronomica. Hanno un cuore di carne brasata e si possono gustare con semplici condimenti. Un filo di olio extravergine o con l’irresistibile accoppiata di burro e Parmigiano, come consiglia lo stesso Paride.

Questa creatura gastronomica, è molto più di una semplice pasta fresca. È un tributo alla tradizione, un’ode all’innovazione e, soprattutto, un’esperienza culinaria indimenticabile che celebra l’amore per il cibo e le radici di una cultura. L’oliva ascolana, va finalmente alla riscossa.

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