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PAGLIA E FIENO

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Si presenta in diversi formati, di cui fettuccine e tagliatelle sono i più diffusi, arrotolati in piccoli nidi. La sfoglia della pasta paglia e fieno si presenta ruvida e grezza, adatta ad assorbire anche i sughi più corposi ed elaborati. Il nome richiama la semplicità e genuinità delle origini della cucina italiana, con particolare riferimento ai due colori che li abitano: uno classico a base di farina e uova e uno verde in cui viene aggiunto, all’impasto, una purea di spinaci; il giallo allude alla brillantezza della paglia, il verde alla freschezza del fieno. 

Origini

Sono un formato originario delle regioni settentrionali, in particolare della tradizione gastronomica e culinaria emiliana. La collocazione esatta in questa zona è testimoniata dalla loro presenza all’interno di detti popolari e modi di dire radicati tra le genti emiliane.

Cucina

Dall’Emilia si diffusero presto in tutta Italia, e difatti negli anni Cinquanta e Sessanta erano particolarmente in voga soprattutto nei ristoranti di Siena. Qui venivano servite con ricchi ragù di cinta senese a base di spalla e salsicce, bacche di ginepro, Chianti e passata di pomodoro. La loro versatilità, tuttavia, le rende gustose con i più svariati tipi di condimento e preparazione: ottime come paste asciutte o sformati di pasta o con un semplice sugo a base di pomodoro fresco. Si prestano anche ad abbinamenti con pesce, molluschi, vongole e funghi, così come con formaggi teneri o crema di latte. In autunno interpretano molte ricette, in particolare paglia e fieno con salsiccia e castagne oppure, gustosissime con stracchino, speck e noci.

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