Di Donato Ascani al Glam.
Donato Ascani ha una formazione imponente, che invece di appesantirlo, lo rende più agile e leggero nel cogliere gli aspetti funzionali alla lettura del territorio e della cucina contemporanea, intesa in chiave molto personale. Anche tramite queste mezze maniche, formato comfort, perché immediatamente riconducibile alla cucina domestica dell’infanzia, utilizzate come supporto e tela per un connubio estremo: quello tra la crema di ricci di mare e la salsa al pecorino, yin e yang di due frequenze di gusto simili per intensità ma opposte. Spinta casearia e scogliera, che rappresentano due tipi di dolcezze: una proveniente dal mare e l’altra dall’entroterra. Punto d’incontro e di convergenza tra diverse dimensioni, com’era e com’è ancora oggi Venezia stessa, storicamente aperta agli influssi del mondo ma anche punto d’incontro tra la dimensione terrestre e quella marina: questa mezza manica è la Venezia dello chef, il terraqueo, come l’orbe e il mercato quotidiano, che rappresenta la fucina teorica ed empirica di questo fulgido talento contemporaneo.