Pasta lunga all’uovo tipica della cucina italiana, molto usata ed apprezzata. La sezione è rettangolare schiacciata e la lunghezza è simile quella degli spaghetti, lo spessore deve essere inferiore al millimetro mentre la larghezza essere compresa tra i 4 e i 5 mm.
Origini
Varietà di pasta lunga tipica della cucina italiana, in particolar modo del Molise, mentre in Piemonte vendono chiamati tajarin: in entrambe le regioni si fregiano del riconoscimento PAT.
Cucina
In Molise sono rinomati i tagliolini di Campobasso, conditi semplicemente con cipolla, prosciutto crudo e peperoncino. Il prosciutto deve essere stagionato e di primissima qualità, si tratta di un primo piatto semplice ma decisamente gustoso.
In Campania, sono i protagonisti di pasticci al forno e timballi. Una ricetta campana famosa è quella dei tagliolini alle vongole “fujute”, che in napoletano significa “scappate”. Si preparano con un semplice sugo di pomodorini e prezzemolo. Sembra sia stato Eduardo de Filippo, a dargli questo nome, perché nonostante la semplicità e povertà del piatto sentiva il sapore di mare. In Piemonte, i taglioni assumano il nome di “tajarin” e vengono preparati prediligendo ingredienti tipici del territorio come tartufo, salsiccia di Bra, ragù langarolo (a base di lardo e rigaglie di cortile) o sugo d’arrosto. Una versione saporita e rinomata, è quella dei tajarin albesi che prevedono la preparazione di una condimento a base di burro, olio, cipolla, pomodori e fegatini di pollo. Molto celebri sono anche quelli al limone e ai funghi porcini.
In Liguria, i tagliolini si colorano di verde e prendono il nome dialettale di “taggiaen verdi”. La colorazione verde è data dalla borragine usata nell’impasto. Si possono condire in svariati modi: con un sugo di carne detto “u tucco”, con i funghi o con un sugo di pesce.