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LOMBARDIA: PIZZOCCHERI ALLA VALTELLINESE

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Nei crotti della Valchiavenna, le tradizionali trattorie di questi luoghi ricavate all’interno di cantine naturali, i pizzoccheri non possono mai mancare. Corte e spesse tagliatelle a base di farina di grano saraceno tradizionalmente fatte in casa, delle quali è possibile trovare anche una versione secca prodotta industrialmente. La ricetta tipica prevede l’abbinamento di questa pasta a verza, patate e formaggio Casera DOP. I pizzoccheri vanno serviti caldi, sono un piatto ricco e gustoso, ottimo per ristorarsi nelle giornate più fredde.

Dove Trovarli:

La Corna
Via Chiesa 9, San Giacomo di Teglio (SO) – +39.0342.786105
http://www.ristorantelacorna.it

Teglio, il paese che regala alla Valtellina il nome, è l’incontrastato fulcro della tradizione culinaria valligiana, il cui fiore all’occhiello sono i celebri Pizzoccheri. Per la popolazione locale è tale l’orgoglio per questo piatto che per la sua tutela è stata perfino fondata un’associazione, l’Accademia del Pizzocchero, che garantisce lo scrupoloso rispetto, da parte dei ristoratori che ne fanno parte, della ricetta codificata. Da queste parti insomma, il pizzocchero è una cosa decisamente seria per cui, nei molti locali che punteggiano questo tratto di valle, non aspettatevi di trovarne le versioni rivisitate ed alleggerite della ricetta che si possono riscontrare in zone meno talebane. Qui il burro scorre copioso, non si fanno sconti sull’aglio e la pasta è rigorosamente “tarellata” da disciplinare. A far la differenza fra un luogo e l’altro sarà allora proprio la mano di chi esegue, e dobbiamo dire che a La Corna abbiamo trovato un tocco davvero felice, su questa preparazione come sulla quasi totalità dei piatti che abbiamo avuto modo di provare.

Lanterna Verde
Frazione San Barnaba 7, Villa di Chiavenna (SO) – +39.0343.38588
http://www.lanternaverde.com

Perché offrire un prodotto mediocre, quando si può offrire il migliore? Perché limitarsi a percorrere il lato semplice della tradizione, quando la stessa offre alternative ben più stimolanti ed interessanti? E se proporre la “tradizione” non volesse dire seguire bovinamente un solco tracciato, ma trovare lo spazio per segnare il proprio? Questo l’approccio dei Tonola che, nel tempo, li ha portati a delineare una carta composta principalmente da piatti assolutamente ortodossi e rigorosi, ma concepiti ed eseguiti attraverso le mani di uno Chef, con lo spazio per qualche esecuzione più classica ed internazionale. Un pranzo alla Lanterna Verde si rivela un vero e proprio viaggio per le valli lombarde, accompagnati dai Tajadin dulz, piatto storico di Villa di Chiavenna, dalla Brisaola di Chiavenna ai fantastici Pizzoccheri, alle cotture nella piota o ancora dalla trota, che arriva addirittura ad avere un menù degustazione dedicato.

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