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Le trofie, anche note come trofiette, sono una pasta dalla forma allungata, sottile e intrecciata.

Origini

Di origine antichissima, le trofie vennero preparate per la prima volta nella Riviera Ligure di Levante, ai tempi delle Crociate. In passato, prima della Rivoluzione Industriale, erano le donne liguri a impastarle e cucinarle giornalmente nelle loro case. Così come la sua origine, anche il nome è domestico, e deriva dal dialetto strufuggiâ, considerato il movimento necessario per arricciare la pasta trascinandola sul piano di lavoro. La stessa etimologia proverrebbe dal greco trépho, che significa “volgere”, “torcere” o “attorcigliare”. Oltre alla versione classica ne esiste una variante fatta con la farina di castagne, che prende il nome di “trofie bastarde”, il cui gusto è più dolce rispetto a quello delle trofie normali. La loro origine si colloca a Sori, in provincia di Genova, da cui si propagano diventando identificative di tutta la cucina ligure ma vengono celebrate anche in Piemonte e, con la contemporaneità, anche in tutto lo Stivale. A Sori, paese nativo, gli abitanti organizzano dal 1985 una sagra e dal 2019 le “Trofie di Sori” hanno ottenuto la De.Co.

Cucina

La ricetta più famosa è sicuramente quella delle trofie col pesto alla genovese: un condimento a base di basilico, aglio e pinoli altresì diffuso nella variante Portofino, ovvero con l’aggiunta di un sugo di pomodoro fresco. Esistono, però, abbinamenti meno tradizionali ma altrettanto appaganti: come quello con la crema di zucchine e la pancetta, dove il gusto delicato delle verdure va a contrastare con la nota più decisa del salume.

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